#ThinkPositiveChallenge: 21 giorni di pensiero positivo. A volte la nostra mente funziona ad interruttori. Pensieri che per mesi restano spenti immediatamente si accendono e la motivazione è spesso casuale. E’ successo così anche con il mio progetto #ThinkPositiveChallenge: 21 giorni di pensiero positivo. Ma andiamo per gradi.
Capita che qualche giorno fa ero in macchina e invece di fare zapping tra i vari canali mi soffermo ad ascoltare una trasmissione che attira tutta la mia attenzione. Si parla di un articolo scritto da una giornalista che ha sperimentato come 21 giorni di pensiero positivo possano cambiare la vita.
Questo approccio prevede di eliminare dalla nostra vita tutte le negatività che sentiamo stiano influendo sullo scorrere delle nostre energie comprese situazioni che ci fanno soffrire, reazioni impulsive, atteggiamenti autocommiserativi e modelli di pensiero pessimisti.
#ThinkPositiveChallenge: 21 giorni di pensiero positivo
Perché 21 giorni? Perché pare questo sia il lasso di tempo che la nostra mente ha bisogno per registrare nuovi pensieri e approcci mentali e farli diventare automatici. Questo periodo però non è negoziabile: se durante i 21 giorni torniamo ad atteggiamenti e pensieri negativi il tempo si azzera e dobbiamo riniziare il countdown.
Mentre lo speaker parlava mi sono resa conto di quanto ero felice per una serie di progetti che si erano concretizzati negli ultimi giorni e così ho realizzato che la discriminante rispetto al passato era stata proprio il mio atteggiamento mentale molto più ottimista e aperto alle persone e alle opportunità.
Era come se quelle opportunità le avessi attratte: una teoria espressa anche nel libro “The Secret” di Ronda Byrne che parla della legge dell’attrazione secondo la quale l’Universo ci dà esattamente ciò che chiediamo. Questo ci impone massima attenzione ai desideri che esprimiamo e ai pensieri che facciamo.
E’ stato così che ho deciso di iniziare il mio #ThinkPositiveChallenge e di provare a vivere per 21 giorni solo di pensieri e atteggiamenti positivi e vedere cosa succede.
Il rischio più grosso che io possa correre? Quello di diventare una persona più serena. #ThinkPositiveChallenge
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