GIUBBOTTO PARKA: sei cose che dovete sapere su questo capo iconico

GIUBBOTTO PARKA: sei cose che dovete sapere su questo capo iconico

GIUBBOTTO PARKA: sei cose che dovete sapere su questo capo iconico

I capispalla sono una delle mie grandi passioni! Mia nonna era sarta e il primo capo che mi confezionò fu un cappotto rosso del quale mi ricordo ancora adesso. Se un tempo i capispalla erano il pezzo portante del guardaroba oggi nulla è cambiato: un capo ben realizzato fa la differenza!

Tra le tante proposte, una delle mie preferite è il parka. Facile da indossare e declinabile in diversi look, è un capo con una storia molto interessante.

GIUBBOTTO PARKA: sei cose che dovete sapere su questo capo iconico

GIUBBOTTO PARKA: sei cose che dovete sapere su questo capo iconico

  • Di base il parka è un giaccone sportivo con cappuccio e fodera staccabile, lungo fino al ginocchio e chiuso in fondo da una coulisse. Sul davanti presenta zip e bottoni e la sua lunghezza standard è circa a metà coscia, mentre la palette di colori, oltre al verde militare, nel tempo si è arricchita nei toni del fango, terra, blu navy ma anche di colori pastello e del bianco per la stagione più calda. Molto usati i tessuti con filo d’acciaio e la flanella spalmata.
  • La parola “parka” letteralmente significa “pelle di animale” e deriva dalla lingua nenets parlata nella regione a nord della Russia dove il clima è particolarmente freddo e umido. Le sue origini sono da ricercare invece nella preistoria e precisamente nelle popolazioni “Inuit” del circolo polare artico. Fatti di pelliccia di orso polare, di volpe e di foca, erano indossati uno sopra l’altro per proteggersi dal freddo incombente.
  • Il parka è stato il capo icona della corrente giovanile Mod che si sviluppò a Londra alla fine degl’anni ’50. I parka dei Mod, erano quelli dei militari americani della seconda guerra mondiale il cui unico colore era verde. Arricchito da spille, toppe e disegni, era lungo, avvitato, con la coda di rondine e il cappuccio.

GIUBBOTTO PARKA: La storia

  • Nel 1954 viene realizzato il primo parka in tessuto tecnico resistente alle temperature sotto lo zero: un indumento pensato per i lavoratori del Meatpacking District che lavoravano al trattamento di carni nelle celle frigorifere.
  • Nei primi anni 90 il parka torna a caratterizzare un nuovo mood style: il grunge. Kurt Cobain dei Nirvana e Eddie Vedder dei Pearl Jam indossavano i parka per accentuare un look ribelle costituito da jeans consumati e camicie canadesi.
  • Nel 2003 la top model e trend setter Kate Moss, che porta con sé molti degli elementi grunge, si fa fotografare con il giubbotto parka sul cui retro è verniciato di bianco il titolo di una famosa canzone dei Sex Pistols “ God Save The Queen”. Nel 2008 viene fotografata per la cover di Vogue UK con il cappuccio del suo parka appoggiato sulla testa. Ancora oggi, immortalata in scatti di street style, la famosa top model lo abbina ai più disparati look. Dopo Kate Moss, star come Siena Miller, Pixie Lott, Stella McCartney, Taylor Momsen e Agyness Deyn, hanno indossato il parka sopra a miniabiti, con accessori gotici, con colli di pelliccia, con sotto reggicalze e intimo.

GIUBBOTTO PARKA: Ecco le mie scelte firmate ESPRIT

Oggi il parka resta un capo iconico. Surfando nel web ho trovato particolarmente interessanti le proposte di ESPRIT che offre una collezione di parka da uomo e da donna curata nei dettagli e ricca di spunti per l’indosso. Per l’inverno le proposte ESPRIT spaziano dai modelli più parka imbottiti e con cappuccio per lei al parka con coda di pesce per lui.

Non mancano però le proposte estive sfoderate e in colori vitaminici, proprio come vogliono le tendenze!

Ecco quindi la mia selezione di Parka ESPRIT per lui e per lei. Curiose di conoscere tutte le proposte? Le trovate QUI

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