Perdita di peso

Perdita di peso: Intermittent Fasting, la moda del momento in fatto di alimentazione

Perdita di peso: scopriamo la moda del momento in fatto di alimentazione

Se come me in fatto di diete e di regimi alimentari siete super informati e aggiornati, allora di sicuro avrete già sentito parlare dell’Inttermittent Fasting, ovvero il “digiuno a intermittenza”.

Una tendenza che arriva dagli Stati Uniti dove, lo sappiamo, i problemi con l’obesità sono molto seri e a livello nazionale: per questo fioriscono continuamente nuovi trend alimentari, più o meno condivisibili.

Adesso che siamo rientrati dalle vacanze, dove ci siamo concessi ogni ben di Dio, è il momento di fare i conti con la bilancia e il giro vita. Io nello specifico ho fatto i conti non solo con le vacanze, ma soprattutto con i 13 kg che la #TwinsGravidanza mi ha lasciato in omaggio.

Perdita di peso: la prima regola è affidarsi a degli esperti

Premetto che, qualsiasi decisione si voglia prendere per migliorare la propria forma fisica, bisogna rivolgersi a un esperto.

Per esperto intendo un medico, un nutrizionista o un personal trainer, se parliamo di allenamento, non certo affidarsi al passa parola e alla dieta che mi ha passato l’amico dell’amico.

Sul web potete informarvi, prendere qualche spunto e poi rivolgervi al vostro medico di fiducia per chiedere un parere e un piano personalizzato.

Detto ciò, vi spiego di cosa si tratta questa tendenza tutta basata su un principio chimico di consumo e assunzione di macro nutrienti.

Perdere peso con l’intermittent fasting: come funziona

Molti studi hanno dimostrato come un digiuno prolungato di 14/16 ore contribuisca a una riduzione moderata e graduale dell’apporto calorico e porti il fischio nella condizione di attingere energia dalle sue scorte di grasso.

Questo per sintetizzare in poche righe il principio di base (che un po’ mi ricorda quello delle diete chetogenetiche che tra l’altro si possono anche abbinare al digiuno intermittente). Per tutti i pro e i contro, ripeto, parlatene con il vostro medico: molti sono a favore, molti altri no. Come sempre del resto.

Tuttavia, il digiuno a intermittenza non è una “dieta” nel senso stretto del termine, ma uno “schema dei pasti”: semplicemente ci dice di fare tre pasti al giorno, in un lasso di tempo di 8 ore.

Perdita di peso veloce con la formula del 16:8

Quindi per chi preferisce i pasti tradizionali si può ipotizzare un orario tra mezzogiorno e le 20 per mangiare, per poi limitarsi all’assunzione di sole bevande (non zuccherate) fino al mezzogiorno del giorno dopo, prevedendo un digiuno notturno.

Questa formula si chiama 16:8 ovvero 16 ore di digiuno e 8 ore di cibo. Per chi invece non può rinunciare alla colazione, gli orari diventano dalle 8 del mattino alle 16 per pianificare i tre pasti, dalle 16 in poi solo acqua, te e tisane fino al mattino dopo.

Vi sono anche altre formule di digiuno a intermittenza, ma mi sono sembrate un po’ drastiche per iniziare, anche per un una pioniera come me: un giorno alla settimana, oppure tre giorni di digiuno alternati (lunedi, mercoledi e venerdì) e 4 giorni dove si può mangiare liberamente… Andate a cercare sul web, scoprirete davvero un mondo.

Perdita di peso con l’intermittent fasting: scopriamo i benefici

Ma quali sono i benefici? Certo, tutti pensiamo subito alla perdita di peso, ma in realtà vi sono benefici ancora più interessanti.

Ad esempio, il miglioramento dei livelli di insulina nel sangue, una migliorata lucidità mentale (un fisico pulito e non costantemente impegnato nella digestione corrisponde a performance più elevate), una pelle più luminosa (il corpo ha il tempo di liberarsi dalle scorie) e un maggior tono muscolare (meno ciccia, più muscoli)…

Inutile dire che nelle 8 ore dove è consentito mangiare bisogna attenersi a cibi nutrienti in primis e assumere carboidrati, proteine e grassi e non abbuffarsi di porcherie se no va a farsi friggere (giusto per stare in tema) tutto il principio chimico, olistico e quasi ascetico del digiuno.

Perdere peso con l’intermittent fasting: i risultati e il mantenimento

Io lo sto provando da due settimane, mentre vi scrivo sono alla fine della seconda, seguita dalla mia nutrizionista.

Sto facendo la formula 16:8 digiunando la notte e assumendo cibi da mezzogiorno alle 20. Ho perso peso e sono molto soddisfatta!

I primi giorni avrei preso a testate il muro, ma poi ho superato la crisi da astinenza da carboidrato la mattina e ho iniziato a stare bene. Continuerò ancora per una settimana, perché la dottoressa mi ha preparato un piano di attacco che prevedeva appunto 3 settimane di Intermittent Fasting per poi passare alla classica dieta mediterranea.

Quando avrò raggiunto il mio peso forma, mi piacerebbe adottare l’abitudine di un giorno alla settimana di digiuno non tanto per dimagrire, ma per purificare il mio organismo.

Fatemi sapere cosa ne pensate e se l’argomento vi intriga, sarò lieta di condividere con voi altri spunti in tema di alimentazione e fitness.
Buon rientro a tutti!

 

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