Un look a pois, anche per maglioni e felpe dei bambini 3

Un look a pois, anche per maglioni e felpe dei bambini

Un look a pois, anche per maglioni e felpe dei bambini. Personalmente sono una fan dei pois da tanto tempo. Li ho scelti per decorare le pareti dell’ufficio e per la nursery, sono il leit motiv delle cover del mio smartphone e delle mie agende degli ultimi due anni (che ordino dal sito americano di Kate Spade, la designer più frou frou del globo) e non ultimo sono la fantasia che prediligo per maglioni e felpe dei bambini.

Per questo non ho saputo resistere quando ho visto la linea newborn di Chicco: una collezione caratterizzata da toni pastello e morbido cotone felpato.

Recenti studi psicopedagogici invitano i genitori di gemelli a desistere dalla tentazione di vestire uguali i propri pargoli al fine di incentivarli a sviluppare la propria individualità.

Fatta la legge, trovato l’inganno.

La mamma 3.0 non si ferma davanti ai trattati teorici e, benché ne prenda atto e voglia solo il bene per i suoi cuccioli, trova il modo per coniugare dottrina e… moda.

Un total look a pois, anche per maglioni e felpe dei bambini

Perciò ecco qui il risultato. Pois per tutti! Sull’abitino rosa per Martina e sul pull per Matteo. I toni tenui, polverosi e pastello enfatizzano la dolcezza del motivo a pallini e rispecchiano in pieno un’altra tendenza delle collezioni autunno/inverno 2016, sia per adulti che per bambini.

La mamma modello vuole in primis un capo confortevole. La mamma fashion lo vuole invece di tendenza. La mamma bio lo vuole di qualità. Chicco ha tenuto conto delle diverse esigenze e ha creato questa linea davvero adorabile: capi caldi e pratici ideali per stare in casa comodi, ma con stile. E che mettono d’accordo tutte le mamme!

Un total look a pois: come completiamo l’outfit?

Per una femminuccia irrinunciabili sono le calzamaglie. Rosa come ho scelto io, oppure color crema purché un po’ lavorate con motivi che ricordano le trame della lana (coste, trecce ecc.).

Per chi ha una bimba piccola come Martina, quindi senza alcuna esigenza di camminare, via libera ai vezzi e i mocassini con le frange di Primark lo sono per eccellenza.

Per le bimbe che camminano, invece, la stagione fredda impone un occhio di riguardo (si mamme fashion, questo monito è rivolto a voi) per cui vi consiglio un paio di boots con pelo (sul modello dei celebri UGG, per intenderci).

Per quanto riguarda i piccoli campioni abbiniamo una sneaker sportiva così da conferire carattere al look molto romantico scelto per l’abbigliamento.

Matteo calza un paio di Puma, modello pilota di Formula 1. Per i più grandi via libera ai modelli alti alla caviglia purché abbiano una pratica suola in gomma.

CURIOSITÀ.

Chi bazzica siti e-commerce stranieri o ama leggere riviste inglesi saprà che il termine pois (parola che abbiamo ereditato dal francese) viene sostituito con l’espressione Polka Dots. Nome curioso che mi ha spinto a ricercarne le origini. Il termine nasce  nel 1800 proprio per indicare pattern a pallini (dots) già utilizzati nelle confezioni di abiti.

Il riferimento alla Polonia (Polka infatti è un aggettivo che si riferisce a origini polacche) lo si deve invece a una moda di quegli anni, dove tutto ciò che avesse provenienza polacca – o più in generale boema – era “figo”. Nacquero così diversi neologismi con il prefisso polka, non solo nell’ambiente della moda, ma anche riferiti al cibo o alla musica. Solo alcuni sono sopravvissuti nei secoli, uno di questi è il termine polka dots.

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