Qualche sera fa sono stato a cena da Bove Lover: un piccolo ristorante nel cuore di Monza nato da una passione smodata e radicale per la carne in tutte le sue forme.
Persino in quella, innovativa e mutuata dall’esperienza dei barman d’oltreoceano, dei drink realizzati con la tecnica del fat washing. Bove Lover è a tutti gli effetti un paradiso per chi la carne non vuole solo mangiarla ma anche sceglierla, conoscerla, gustarla con consapevolezza e riscoprirla.
Anche grazie a tagli tradizionali, dimenticati e ritrovati. Si comincia con la Tagliata Bove Lover, una proposta senza fronzoli, marinata leggermente con burro e sale o, a scelta, arricchita con funghi (Autunnale), con caffè e paprika dolce (Aromatica) o con rosmarino salvia e origano (Mediterranea).
Ristoranti di carne milano e provincia: da Bove Lover la carne è passione
L’altro pezzo forte in questo spazio che coniuga un layout caldo ma essenziale con portate di spessore è senz’altro il capitolo burger. Forza e colore nel Monzese: hamburger di Angus e luganega tipica di queste zone, uovo al tegamino, crema di parmigiano e zafferano e rucola.
E poi proposte speciali, che cambiano ogni giorno e sono scritte negli specchi del locale con un promettente rossetto rosso. Come lo Special Burger di questa settimana con mortadella, burger di manzo, pesto di pistacchi e scamorza. Una vera delizia per me che amo la mortadella!
Antipasti e contorni alternano mostri sacri e irrinunciabili come patate al forno o fritte e chicche stagionali come la Polentina Bove Lover con ragù di manzo, le patate al forno con fonduta di tartufo o l’irrinunciabile tartare ceviche e Stracciatella, per chi non rinuncia al piacere del crudo nonostante i primi freddi.
Ristoranti di carne milano e provincia: da Bove Love tagli di carne insoliti a innovativi cocktail
A tutto questo si aggiunge la novità per i nerd della carne: cocktail creati con grasso animale e vegetale. Una serie di drink a base alcolica con l’aggiunta di grassi animali e vegetali fusi, mixati e successivamente separati tramite congelamento, come vuole la tecnica del fat washing, letteralmente lavaggio dei grassi, già famosa a Manhattan. Una procedura che permette di percepire il sapore del grasso animale nel cocktail senza berlo davvero.
L’ispirazione è quella del food pairing, ovvero l’abbinamento di cibi particolari: un esempio di preparazione di un drink alla carne con fat washing è il Bourbon whisky con bacon o rum abbinato a burro e salvia.
Come in un vero circolo alcuni piaceri non si scelgono, ma vengono offerti, come a voler ringraziare gli ospiti che hanno scelto di condividere una passione. Così, un attimo prima di andarsene, ci si saluta con un cono da passeggio al caramello salato con scaglie di cioccolato fondente. La tessera di appartenenza club è servita.
