Favignana. Un luogo che mi rimbalzava nella testa da tempo, da quando scorrendo Instagram avevo visto alcune immagini che mi avevano rapito il cuore.
Se c’è una cosa che amo nelle vacanze é il senso di libertà e di sospensione nel tempo, due mood che per quanto mi riguarda solo le isole sanno dare.
Ecco, una cosa che ho scoperto quest’anno é che io sono un tipo da isola. Soprattutto quelle piccole, senza molti fronzoli, un pó abbandonate, selvagge e hippy come Vulcano, Formentera e Favignana. Appunto
Favignana: quest’anno ce l’ ho fatta a passarci qualche giorno e se le aspettative sono spesso fatte per essere deluse non é stato questo il caso. Appena sbarcata ho annusato e ho sentito il profumo di casa.
Favignana, l’isola che ti conquista
Favignana é davvero difficile da spiegare. É fatta di case abbozzate, giardini fioriti, animali rinchiusi in brulli pascoli limitati da bassi muretti in pietra. Poche le strade che la percorrono e quasi tutte costeggiano il mare, che chiamarlo mare ancora una volta non rende l’idea.
Anche a Favignana come su tutte le isole ci sono le calette più blasonate, quelle dove tutti vogliono stare come cala azzurra e cala rotonda. E poi ci sono le altre, dove voglio stare io.
Quelle più defilate e meno conosciute, quelle che non sono segnate sulla piccola mappa che ti fornisce il resort e che per arrivarci devi darti la possibilità di perderti.
Ecco, un buon consiglio per visitare Favignana é proprio quello di perdersi tra le strade poco battute e non segnalate ma tutte percorribili in motorino, il mezzo migliore per spostarsi ed entrare in sintonia con l’isola.
Alessia