Weekend a Verona: tutte le dritte per una fuga di relax. Ad un soggiorno a Verona non si rinuncia mai. Sarà l’aria, sarà l’acqua dell’Adige che scorre sotto i ponti regalandoci al tramonto scenari di luce inaspettati, sarà Shakespeare con il suo mito dell’amore puro, sta di fatto che questa città regala emozioni sempre diverse ogni volta che la visito.
Ne vanno giustamente fieri i cittadini veronesi, che probabilmente non scambierebbero la loro Verona che nessun d’altra città tanto sa esser bella, accogliente e raffinata.
Per accorgersi di tutto questo basta recarsi in Piazza delle Erbe, cuore pulsante della città: sedetevi in qualche bar all’aperto all’ora dell’aperitivo a sorseggiare un coloratissimo spritz, osservando i turisti estasiati o semplicemente i veronesi a passeggio, che con fare educato si fermano a chiacchierare tra di loro scambiando una battuta veloce o un semplice saluto.
Prossima candidata a ricoprire nel 2021 il ruolo di Capitale della Cultura, non ho dubbi che se le venisse assegnato questo importante riconoscimento Verona, con la sua storia ed i suoi meravigliosi musei, saprebbe dare lustro e valore a tutta l’arte e alla cultura italiana.
Dopo aver trascorso questi due giorni in giro per la città alla scoperta degli angoli più nascosti che Verona offre, posso dirvi che di certo io tiferò per loro!
3 cose da non perdere a Verona:
Piazza delle Erbe
Un giro a piedi lungo le mura della città
Il ponte scaligero con il castello
Weekend a Verona: dove dormire per visitare comodamente la città
Il soggiorno perfetto dove apprezzare e godere appieno di tutta la storia e la tradizione veronese è a Palazzo Victoria, un luxury hotel a 5 stelle situato a pochi passi del pieno centro storico.
Un palazzo d’epoca perfettamente incastonato nel nucleo antico ed ancor oggi più vivace della città, Palazzo Victoria ci accoglie con tutta l’eleganza dei suoi spazi in un perfetto mix di antico e moderno.
Palazzo Victoria rappresenta la convivenza millenaria di arti, culture ed innovazioni architettoniche: imperdibili gli antichi resti romani, visibili nel sottosuolo dell’hotel e che fanno di questo luogo il primo museo da visitare all’arrivo in città, gli affreschi di epoca medioevale sino ad arrivare ai giorni nostri con la splendida hall in stile contemporaneo, arricchita con elementi di design attinti dall’eccellenza del nostro Made in Italy.
Un luogo che, per i suoi spazi e la storicità della struttura, è diventato un punto di riferimento anche per i Veronesi che qui vengono a godere di un aperitivo all’aperto o a fare una sosta beauty nell’hair shop annesso alla struttura.
Le camere arredate con gusto e raffinatezza fanno di questo hotel un’eccellenza dell’ospitalità della città di Verona, in un sapiente connubio tra storia, cultura e tecnologia.
Weekend a Verona: una pausa gourmet in uno dei ristorante più cool
Il giorno successivo, dopo un po’ di girovagare per la città complice una giornata di sole di quelle che non ti aspetti, il pranzo al Borsari 36 è stata la perfetta conclusione di questa due giorni scaligera.
Il Borsari 36 è un ristorante ricercato con cucina a vista, sedie di design e tocchi vintage in cui la vera protagonista è la cucina creativa d’autore.
Borsari 36 è quel luogo ideale che per tradizione, ricerca della materia prima ed ospitalità sa regalare agli ospiti un’esperienza gastronomica non banale e ricercata.
Il menu del Borsari 36 è ispirato dalla stagionalità dei prodotti, proponendo all’ospite interessanti percorsi guidati per conoscere la cucina dello chef oltre alla possibilità di scegliere liberamente fra le varie pietanze per crearsi un proprio percorso personale del gusto.
Il nostro pranzo è iniziato con un’entrée pensata per noi dal ristorante seguita da pane e grissini fatti in casa accompagnati da olio irpino. Noi abbiamo poi scelto di assaggiare due antipasti e di dedicarci ai primi.
Come antipasto abbiamo scelto Astice, patate e baccalà e L’uovo di Paolo Parisi all’amatriciana: un uovo cotto a bassa temperatura su salsa di pomodoro, spuma di parmigiano e pancetta croccante. Una vera delizia.
A seguire due primi che ci hanno stupito per maestria di realizzazione e intensità dei sapori: gnocchi di baccalà, peperoni e olive nere e un cannolo con ricotta, zucca, gambero rosso, parmigiano e zenzero.
Il dolce è stato la degna conclusione di questo pranzo: un tiramisù scomposto servito in una caffettiera dove il caffè risulta il vero protagonista.
