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Week-end a Venezia: tutte le dritte per renderlo indimenticabile

Mai frase fu cosi inopportuna come quella che ci ha tormentato negli ultimi anni, diventando di fatto uno scontato luogo comune: “Venezia è bella ma non ci vivrei mai”.

Io in realtà a Venezia non solo ci andrei ogniqualvolta mi si presenti l’occasione, ma se potessi ci abiterei pure.

L’effetto che mi provoca arrivando in treno dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia è sempre lo stesso: scendo i tre gradini del piazzale ed alla vista dei primi vaporetti vengo letteralmente rapito in una dimensione soprannaturale.

Complice lo scenario meraviglioso che per tutto il Canal Grande fino alla fermata di San Marco mi catapulta in un’atmosfera magica e unica al mondo.

In questo mio ultimo viaggio ho voluto trascorrere qualche giorno da vero veneziano, concentrando la mia permanenza nel sestiere che meglio rappresenta la piena anima lagunare: Dorsoduro.

Week-end a Venezia: dormire al Sina Centurion Palace Hotel

Proprio a Dorsoduro sorge il Sina Centurion Palace Hotel, un bellissimo hotel 5 stelle lusso affacciato direttamente sul Canal Grande e posizionato in modo strategico nel triangolo della cultura veneziana tra storia, design, lusso e cucina di alto livello.

A pochi passi dal Museo di Punta della Dogana, da Palazzo Grassi e dalla collezione Peggy Guggenheim, oltre alla stupenda Basilica di Santa Maria della Salute, il Sina Centurion Palace Hotel è la soluzione ideale per visitare Venezia e viverne tutta la sua atmosfera da mille e una notte.

Quel che di più mi ha affascinato di questo lussuoso hotel in pieno stile gotico-veneziano è la sua storia antica e la capacità di integrare tra loro tradizione e contemporaneità, in un connubio perfettamente mixato di ricerca ed innovazione.

Mi hanno letteralmente colpito i suoi bellissimi interni, dal design deciso – studiato nei minimi particolari dall’architetto Guido Ciompi – e caratterizzati dai toni caldi del cioccolato, dell’arancio e del rosso, in un’armonia di colori molto gradevole e accogliente.

A rendere unica la nostra permanenza è stata l’assegnazione della junior suite 210, dalla quale si può godere di una vista spettacolare sul Canal Grande.

Al suo interno, i soffitti altissimi e gli arredi creati con tessuti diversi e con materiali ricercati colpiscono per la loro totale armonia e raffinatezza. Nel bagno spicca la foglia d’oro con le pareti in resina creati appositamente con una tecnica particolare.

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Week-end a Venezia: cena gourmet all’Antinoo’s Lounge & Restaurant

L’esclusivo ristorante Antinoo’s Lounge & Restaurant, del Sina Centurion Palace Hotel è un vero fiore all’occhiello tra le proposte “top food” della ristorazione veneziana, in grado di soddisfare i palati di una clientela molto esigente.

Pluripremiato dalle migliori guide ristoranti d’Italia, all’Antinoo’s Lounge & Restaurant emerge l’estro indiscusso dell’Executive chef Massino Livan, che da buon veneziano doc ci ha deliziati con una selezione di portate entusiasmanti.

Chef Livan trae grande ispirazione dalla tradizione culinaria delle sue origini rivisitandola in una chiave personale e moderna, con creatività e raffinata leggerezza.

Per la nostra food experience all’Antinoo’s ho particolarmente apprezzato gli “Scampi in saor, intesi come versione moderna e ben più raffinata delle tipiche sarde. Semplicemente strepitosi.

Dalla carta ci siamo fatti tentare da degli originalissimi “Spaghettoni di Gragnano con acciughe del Cantabrico, polvere di lampone e crumble di pane fritto: sapore deciso ed equilibrio molto ben riuscito.

Un trancio di rombo con nocciole, sedano rapa e scalogno” completa la nostra terza portata; in abbinamento un “Confini” Li Neri di ottima struttura, composto da Pinot Grigio, Gewurztraminer e Riesling: tre vitigni così diversi per un vino davvero unico.

Per finire la nota dolce è stata gratificata da un buonissimoStrudel 4.66.”: uno strudel destrutturato con mele cotte in modo tradizionale con uvetta e pinoli, servite tiepide con crema chantilly aromatizzata all’arancio.

Al posto della classica sfoglia, lo strudel viene proposto con una frolla a biscotto ed una sbriciolata di amaretti. Davvero squisito.

Siete curiosi di sapere del perché di questo nome? 4.66 è una data cara  all’Executive Chef Massimo Livan, a rendere unica e personale la sua idea di cucina. Ora non ci resta che attendere la sua prima stella!

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Week-end a Venezia: il modo migliore per visitarla? A piedi.

Concludo il mio tour veneziano con una bella passeggiata a Dorsoduro, partendo dalle fondamenta delle Zattere, passando per le varie piazze e campi del sestiere con ritmo lento e dolce fino all’Accademia delle Belle Arti.

Da qui, attraversando il ponte dell’Accademia, percorro il mio lunedì mattina di ordinaria tranquillità tutti i saliscendi che portano a San Marco e, una volta arrivato, mi sorprendo della bellezza infinita e del patrimonio indiscusso che si cela dentro questa piazza.

Anche questa volta, qui a Venezia, l’emozione non ha avuto voce.

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